Storia del Collegio |
Nascita e storia dell’IstituzioneI legami che uniscono Bologna alle terre facenti un tempo parte del Ducato di Brabante hanno ormai da più secoli un punto di riferimento nel Collegio dei Fiamminghi, che ancora oggi ospita , nello spirito di una tradizione ininterrotta, studenti e giovani studiosi belgi e olandesi. Il Collegio dei Fiamminghi – detto anche Collegio Jacobs, dal nome del fondatore – rimane uno dei pochi sopravvissuti tra i molti collegi universitari sorti a Bologna nella storia ormai millenaria della sua Università.
Chi è Jean Jacobs?Le sue origini sono a tutt’oggi controverse: alcuni storici lo fanno nativo di Bruxelles, altri lo identificano come il figlio di tal Giovanni Giacomo Jacobs, mercante originario di Bruxelles trasferitosi poi a Bologna. Quel che è certo è che Jean Jacobs divenne, imponendosi nell’arte orafa, un uomo conosciuto all’interno della vita cittadina: uomo di affari e di bottega, egli prese parte anche alla vita artistica e culturale bolognese, tanto da divenire amico e committente del pittore Guido Reni, che lasciò di lui un significativo ritratto. Il rapporto con la città di Bologna e la sua Università divenne così importante da spingerlo a destinare buona parte delle sostanze accumulate nel corso della sua vita alla fondazione di un Collegio vocato ad accogliere studenti che provenivano dalle terre di Fiandra. Certamente anche vicende intime e familiari – non ultima la morte prematura del suo unico figlio – avranno spinto Jacobs in questa direzione: pur tuttavia non è davvero fuori luogo la concomitanza di questa decisione con una crescita evidente dei rapporti che legavano Bologna con quell’area politico-culturale dell’Europa, cui appartenevano zone fiamminghe, francofone, nederlandesi (specificamente la città di Utrecht). Da esse devono provenire ancora oggi gli studenti universitari o i giovani studiosi che, per testamento di Jean Jacobs e per lo Statuto del Collegio, hanno la possibilità di diventare borsisti del Collegio stesso.
Il bottone di Jean Jacobs
Un busto ligneo del fondatore sorveglia, con discrezione, dall’angolo di un corridoio della Foresteria, la vita del Collegio: e questo busto ritrae Jacobs con una giubba chiusa da molti minuscoli bottoni. La tradizione voleva che ogni studente, all’atto di tornare in patria dopo il soggiorno bolognese, staccasse uno di quei bottoni per portarlo con sé, come ricordo prezioso o portafortuna. La storia ne ha salvato uno, uno solo: e nessuno, per il momento lo staccherà. |
Last Updated on Monday, 08 February 2016 10:02 |